Pubblicato il 7 Aprile 2017

Capire il Medio Oriente attraverso film, fotografie, libri e incontri a Firenze

di Melissa Pignatelli

Cosa sta succedendo in Medio Oriente? Un festival di cinema diventa un’occasione per approfondire l’attualità e fornire strumenti per tentare di comprendere le ragioni delle forze in gioco sul complesso scenario mediorientale: questa la lettura che potrebbe essere fatta del cospicuo programma di incontri, presentazioni di libri, proiezioni di film che presentano il volto urbanizzato del Medio Oriente nel quadro del “Middle East Now”, il festival organizzato a Firenze al Cinema La Compagnia dedicato all’arte e cultura mediorientale.

Il “Middle East Now” non offre certo di identificarsi con il languido sguardo orientalista; lascivo e lussurioso o fatto di gin tonic e vestiti di lino. Il Festival espone un pragmatico punto di vista sulla situazione internazionale attraverso un’articolata selezione di film che spiegano ed illustrano sia i drammi umanitari in corso in Siria (The Last Men in Aleppo, di Feras Fayyad e Steen Johannessen), sia le difficoltà di un paese come l’Egitto contemporano, paese coraggiosamente in focus del Festival, sia la creatività e la dirompente voglia di vivere dei giovani ed artisti contemporanei, che tendono perlopiù a vivere nelle capitali (“Kabullywood” di Louis Meunier). Tutto il programma delle proiezioni giorno per giorno qui.

Oltre agli appuntamenti di lifestyle, food, video installazioni e musica, i Festival Talks con il Punto delle 19.30 curato da Felicetta Ferraro offrono la concreta opportunità di sentire che cosa succede in Medio Oriente e per capire meglio una situazione internazionale davvero complessa.

La dottoressa Ferraro è stata Attachée Culturale Italiana a Teheran dal 2000 al 2008 ed ha fondato la casa editrice Ponte33 che si occupa di scovare e tradurre talenti letterari iraniani in italiano. E’ attraverso talenti come il suo che si possono mettere in comunicazione mondi e tradizioni differenti: comprendendo le ragioni di ognuno si creano le condizioni per un dialogo costruttivo.

Melissa Pignatelli

Foto di copertina: Darayya, Siria, by Luca Catalano Gonzaga. Scopri di più su WitnessImage.com

Segnaliamo qui di seguito il programma completo degli incontri “Festival Talks” sempre al Cinema La Compagnia, ingresso gratuito, per il programma completo consulta il pdf qui.

 

Venerdi 7 Aprile, Il Punto delle 19.30: Beirut, Bayrut, Beyrouth. Una città al plurale. 

Hi, kifaq, ça va? A Beirut ci si saluta così e il trilinguismo è pratica quotidiana per i tre milioni (forse di più) di persone che vi abitano. La natura della capitale libanese, bellissimo e schizofrenico luogo di transiti dove la pluralità di comunità non riesce a tradursi in una società pluralista, è narrata da Giuseppe Alizzi (architetto, artista multimediale con una profonda conoscenå del Medio Oriente) e Alberto Zanconato (corrispondente Ansa da Beirut, autore di saggi sul Medio Oriente).

Sabato 8 Aprile – 11.30-13.00: L’Iran che conosco. Tre libri consigliati a Donald Trump.

Nicola Pedde (Institute for Global Studies) presenta tre libri che, usciti prima dell’ormai tristemente famoso decreto Trump, spiegano l’assurdità di considerare l’Iran un ‘Paese canaglia’, e il popolo iraniano una pericolosa massa di “terroristi”. Giuseppe Acconcia, Il Grande Iran (Exorma 2016), Fabrizio Cassinelli, L’Iran Svelato. Da ‘Stato canaglia’ a gande opportunità. Le verità nascoste(ci) sulla nuova Persia” (Centro di documentazione giornalistica 2016), Alberto Zanconato, L’Iran oltre L’Iran (Castelvecchi 2016).

Sabato 8 Aprile – 19.30: Presentazione del libro di Alberto Negri. Il Musulmano errante. Storia degli alauiti e dei misteri del Medio Oriente, Rosenberg e Sellier, 2017.
Partendo dalla ricerca della tomba di un imam alauita del X secolo tra le rovine di Aleppo, Alberto Negri, grande inviato de “Il Sole 24 ore”, ricostruisce il percorso di una setta esoterica balzata agli onori delle cronache internazionali con l’ascesa al potere del clan degli al-Assad in Siria, e la tragedia dell’odierna guerra civile. Insieme a lui il giornalista Fulvio Scaglione, esperto di Islam e questioni mediorientali, e Ferial Mouhanna, docente di sociologia presso l’Università di Damasco. Organizzato in collaborazione con l’Istituto Sangalli.

Domenica 9 Aprile, 11.00-13.00: Verso un nuovo scontro di civiltà? Il caos mediorientale alla prova dello tsunami Trump.

In un Medio Oriente dove le crisi aperte dalla sciagurata politica estera americana di Bush Jr e dalla grande illusione delle “primavere” arabe non sembrano volersi placare, l’irruzione, per ora soprattutto mediatica, del nuovo presidente americano rischia di scombinare ancora una volta le carte, inasprendo vecchi conflitti e nuove tensioni. Ne parlano: Giuseppe Acconcia (Università Bocconi), Alistair Crooke (Diplomatico, Conflict Forum), Alberto Negri (Il Sole 24 Ore), Ferial Mouhanna (Università di Damasco), Fulvio Scaglione (giornalista,esperto di MO), Alberto Zanconato (Ansa). Modera Nicola Pedde (Institute for Global Studies). Organizzato in collaborazione con l’Institute for Global Studies.

SAUDI TALES OF LOVE by Tasneem Alsultan, mostra fotografica / photography exhibition, Fondazione Studio Marangoni – Via San Zanobi, 32r. Opening: sabato 8 aprile / Saturday, April 8th – Ore: 18.00 / 6.00 pm

Saudi Tales of Love è un viaggio per immagini attraverso i sogni e le storie nascoste di donne che vivono in Arabia Saudita, una società tra le più chiuse del mondo. Scelte coraggiose, matrimoni e divorzi, esperienze sentimentali difficili e complicate. Ritratti di donne divorziate, vedove, donne felicemente sposate, e al tempo stesso matrimoni in grande stile. La giovane fotografa Tasneem Alsultan esplora questi temi, attraverso storie di donne decise ad andare oltre i tabù e le imposizioni della società. Mostra aperta dall’8 Aprile al 13 Maggio (orario: Lun-Sab | 10.00 / 13.00 – 15.00 / 19.00) – ingresso gratuito.

Condividi l'articolo sui tuoi Social!

SOSTIENI




Ultimi articoli