Pubblicato il 28 Dicembre 2017

Miranda nella Tempesta di William Shakespeare

di Nadia Fusini

Ignoranza, innocenza sono stadi di sviluppo dell’anima, che nella commedia shakespeariana incarna alla perfezione Miranda, che già nel nome – nomen omen – annuncia come questo sia il suo proprio significato.

Ora, tra molte altre cose la Tempesta è anche una specie di Bildungsroman , il romanzo di formazione di Miranda, la quale nel corso del dramma sviluppa in donna, e andrà in sposa, aprendosi all’incontro con l’altro da sé, alla conoscenza dell’altro nel corpo e nello spirito. Del resto ogni processo di crescita non implica forse un passaggio dalla meraviglia, dall’innocenza – insomma, from wonder to knowledge, si direbbe in inglese: dalla meraviglia, dalla sorpresa, dall’innocenza alla conoscenza?

Non è un caso che la scena seconda del primo atto apra precisamente su questa scena. E’ il momento in cui Prospero racconta a Miranda la storia del loro passato. Le racconta a story che è his-story. (L’inglese – faccio osservare- ci permette di cogliere la complessità di una story che si fa history – non her-story, se mi seguite…)

Qui Prospero non è solo il Padre, ma il Maestro, che istruisce Miranda, e cioè, le tramanda la conoscenza – o più simbolicamente la inizia a una specie di nascita seconda. Cosciente. Ma che cosa fa Miranda mentre Prospero le racconta la loro storia? Mentre di fatto le tramanda la conoscenza del bene e del male che hanno patito – ma anche del bene e del male in generale – una conoscenza che la farà propriamente umana (perché per l’appunto in questa commedia tragica, o tragicommedia, proprio a questo assisteremo: al mistero di come si diventa umani), che cosa fa Miranda? Mentre Prospero le racconta la storia reale, piena di intrighi del mondo di corte, una storia tutta italiana, molto tormentata, ma che sembra avere su di lei un effetto ipnotico, Miranda si addormenta. Sì, annoiata chiude gli occhi. E ha ragione.

Nadia Fusini

Il primo episodio è disponibile qui.

Il terzo episodio è disponibile qui.

Il quarto episodio è disponibile qui.

Il quinto episodio è disponibile qui.

Il sesto episodio è disponibile qui.

La lezione della prof. Nadia Fusini si è tenuta nel quadro del convegno “Passioni”, incontro del ciclo Visioni in dialogo, promosso dall’Associazione NEL – Fare arte nel nostro tempo che si è svolto a Lugano in Svizzera, il 17-18 Novembre 2017. Si ringrazia la prof. Nadia Fusini per la gentile concessione del testo.

In fotografia Le Baiser, Constantin Brancusi, Centre Pompidou, 1925, Parigi.

Di 28 Dicembre 2017Cultura, Filosofia

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