Pubblicato il 4 Giugno 2018

La cultura come stimolo per il dialogo, nella Nuova Agenda Europea per la Cultura

di Melissa Pignatelli

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“Il ruolo della cultura è oggi più importante di sempre”: con questa affermazione la Commissione Europea ha presentato all’Istituto Universitario Europeo di Firenze la Nuova Agenda Europea della Cultura (New European Agenda for Culture) un programma incentrato sulla promozione del ricco patrimonio storico, artistico e culturale nell’idea di favorire un nuovo dialogo interculturale. Con l’obiettivo di far cadere le frontiere linguistiche, culturali e sociali, la Nuova Agenda coinvolge non solo i cittadini dei Paesi membri ma anche i cittadini rifugiati sul suolo europeo, riservando una parte specifica alcuni innovativi programmi pilota atti a coinvolgere Stati terzi non europei. L’ampia cornice costruita dalla nuova politica culturale europea intende consolidare e portare avanti quanto realizzato per le industrie culturali e creative nell’Agenda 2020.

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha affrontato diverse sfide: dalla grave crisi economica che ha colpito gli Stati più deboli, passando poi per il cambiamento sociale dovuto all’arrivo di flussi migratori dall’Africa e dal Medio Oriente, per arrivare infine al recente cambiamento sul piano politico con il rafforzamento e il ritorno di vecchie ideologie nazionaliste e nuovi populismi. Per far fronte a questi profondi cambiamenti, l’Unione Europea intende riunire i propri cittadini intorno ai valori fondanti potendo contare da un lato su un ricco patrimonio di beni culturali e dall’altro volendo sostenere la creatività e la sensibilità artistica per generare una rinnovata coesione sociale.

Tra le novità della Nuova Agenda la definizione di linee guida che coinvolgano progetti pilota di collaborazione con Paesi terzi non-europei. L’obiettivo risiede nel delineare un approccio che cominci ad interpellare la strategia della diplomazia culturale per creare dei ponti d’intesa con paesi molto diversi dagli Stati membri.

La cultura diventerebbe in questo ampio quadro uno stimolo per l’economia: combinare le capacità creative con agevolazioni fiscali sulla produzione di nuove opere d’arte genererà quindi mobilità e con essa soluzioni innovative per la creazione di posti di lavoro nei settori manufatturieri, artigianali e turistici.

L’auspicio generale è che si possa ritrovare, attraverso le politiche culturali, un dialogo rinnovato, pacifico, anche tra i paesi del Vicino Oriente e nella sponda sud del Mediterraneo.

Melissa Pignatelli

Il convegno nel quale è stata presentata la Nuova Agenda Europea per la Cultura si è svolto il 24 Maggio 2018 all’Istituto Europeo di Firenze nel quadro del Global Governance Programme, link qui.

Il Comunicato della Commissione Europea in merito alla Nuova Agenda Europea per la Cultura è disponibile qui.

Il testo completo dello Staff Working Document è disponibile qui.

In fotografia: Fuori Salone 2015 at San Simpliciano di Bernardo Ricci Armani, 2015. Photographingaround.me

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