Pubblicato il 5 Giugno 2021

Cittadini sicuri o insicuri? Cosa percepiamo e cosa sentiamo, una spiegazione sociologica

di Melissa Pignatelli

Nella prospettiva psicologica e sociologica la sicurezza è un bisogno; nella prospettiva giuridica e politica è un diritto ma è dall’intreccio di discussioni, pressioni e prassi delle due prospettive che nasce il groviglio: questo il complesso quadro d’insieme tracciato da Battistelli, Sociologo de La Sapienza di Roma libro La sicurezza e la sua ombra, (Donzelli, 2016, 285 pp.). Sul primordiale bisogno di sicurezza s’impernia molta della costruzione sociale e psicologica di ogni individuo, si legge nel libro, ma è nelle ramificazioni giuridiche che si è formato lo Stato di diritto e lo stato di benessere (welfare) all’interno del quale si garantiscono diversi tipi di sicurezza ai cittadini.

Per cercare di spiegare le cause del perché ci sentiamo insicuri, Battistelli differenzia tra la sicurezza percepita e la sicurezza rilevata spiegando come una serie di fenomeni che hanno interessato il primo, poi il secondo decennio degli anni 2000, hanno moltiplicato la domanda di sicurezza. Sarebbe però nell’organizzazione della comunicazione, e nelle sue varie forme – politica, sociale, interna e pubblica – che si genera quel senso d’insicurezza, quella sensazione di minaccia imminente.

L’autore presenta uno scenario contemporaneo nel quale confluiscono l’insicurezza strategica e l’insicurezza economico e sociale nel quale giocano un ruolo fondamentale sia gli attori politici, sia quelli mediatici, sia come molto convincentemente esposto, ognuno di noi. Perché sarebbe il  patto di lealtà rispetto ai propri doveri e verso gli altri ad essere venuto meno.

Mettendo in luce le differenti forze in gioco con esempi concreti della politica italiana ed internazionale, Battistelli lascia intendere che in qualche modo, se ognuno di noi facesse bene la sua parte, non ci sarebbero ondate di panico come risultato costruito dalle falle dei grovigli d’interesse.

Infine, il concetto veramente suggestivo che Battistelli espone è quello dell’ “imprenditore morale”, una figura dipinta con una velatura sarcastica che oscilla tra il giustiziere mascherato, il restauratore, Don Quisciotte, i crociati e gli esperti: una figura caleidoscopica che spiega la complessità nella quale è immersa l’Italia e l’Occidente. Da mettere a fuoco seguendo gli indizi seminati nel saggio.

Melissa Pignatelli

Fotografia di Bernardo Ricci Armani Pinna di Pescecane di Pino Pascali alla Fondazione Prada  Milano,  Settembre 2015.  

Fabrizio Battistelli, La sicurezza e la sua ombra. Terrorismo, panico, costruzione della minaccia, Donzelli Editore, Roma, 2016, lo trovi cliccando qui!

 

 

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