Pubblicato il 5 Aprile 2019

L’odore e il colore della Battaglia di Tripoli

di Melissa Pignatelli

La battaglia di Tripoli, in corso in Libia queste ore, è un’occasione per ripensare a certe opere del passato che traspiravano di un reale nazionalismo e sovranismo italiano i quali, malgrado altri esiti politici a cui dettero forza, nascevano dalla forza che le nuove invenzioni dell’uomo – il motore a propulsione – ispiravano. Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d’Egitto, esponente vulcanico del Futurismo in letteratura, inviato di guerra a Tripoli per “L’Intransigeant” di Parigi, descrive sia l’odore della battaglia di Tripoli sia le immagini che le armi della guerra gli suggeriscono nel 1911.

La Battaglia di Tripoli

peso più odore

Mezzogiorno 3/4 flauti gemiti solleone tumbtumb allarme
Gargaresch schiantarsi crepitazione marcia

Tintinnío zaini fucili zoccoli chiodi cannoni criniere ruote cassoni ebrei frittelle pani all’olio cantilene bottegucce zaffate lustreggío cispa puzzo cannella muffa flusso e riflusso pepe rissa sudiciume turbine aranci-in-fiore filigrana miseria dadi scacchi carte gelsomino + noce moscata + rosa arabesco mosaico carogna pungiglioni acciabattío mitragliatrici = ghiaia + risacca + rane

Tintinnío zaini fucili cannoni ferraglia atmosfera = piombo + lava + 300 fetori + 50 profumi selciato materasso detriti sterco-di-cavallo carogne flic-flac ammassarsi cammelli asini tumbtuuum cloaca

Souk-degli-argentieri dedalo seta azzurro galabieh porpora aranci moucharabieh
archi scavalcare biforcazione piazzetta pullulío concería lustrascarpe gandouras burnous formicolío colare trasudare policromía avviluppamento escrescenze fessure tane calcinacci demolizione acido-fenico calce pidocchiume

Tintinnío zaini tatatatata zoccoli chiodi cannoni cassoni frustate panno-da-uniforme lezzo d’agnelli via-senza-uscita a-sinistra imbuto a-destra quadrivio chiaroscuro bagno-turco fritture muschio giunchiglie fiored’arancio nausea essenza-di-rosa insidia ammoniaca artigli escrementi morsi carne + 1000 mosche frutti secchi carrube ceci pistacchi mandorle regimi-banani datteri tumbtumb caprone cusscuss-ammuffito

aromi zafferano catrame uovo fradicio cane-bagnato gelsomino gaggía sandalo garofani maturare intensificarsi ribollimento fermentare tuberosa

Imputridire sparpagliarsi furia morire disgregarsi a pezzi a briciole polvere eroismo tatatata fuoco-di-fucileria pic pac pun pan pan mandarino lana-fulva mitragliatrici raganelle ricovero-dilebbrosi piaghe avanti carne-madida sporcizia soavità etere

Tintinnío zaini fucili cannoni cassoni ruote benzoino tabacco incenso anice villaggio rovine bruciato ambra gelsomino case sventramenti abbandono giarra-di-terracotta tumbtumb violette ombríe pozzi asinello asina cadavere sfracellamento sesso esibizione aglio bromi anice brezza pesce abetenuovo rosmarino pizzicherie palme sabbia cannella

Sole oro 1 bilancia piatti d’oro piombo cielo di seta calore imbottitura porpora azzurro torrefazione Sole = vulcano + 3000 bandiere atmosfera di precisione corrida furia chirurgia lampade raggi bisturi scintillío biancherie deserto clinica x 20000 braccia 20000 piedi 10000 occhi mirini scintillazione attesa operazione sabbie forni-di-navi

Italiani Arabi 4000 metri battaglioni caldaie comandi stantuffi sudore bocche fornaci perdio avanti olio tatatata ammoniaca gaggíe viole sterchi rose sabbie barbaglio di-specchi tutto camminare aritmetica tracce obbedire ironia entusiasmo ronzío cucire dune guanciali zigzags rammendare piedi mole scricchiolío sabbia inutilità mitragliatrici = ghiaia + risacca + rane

Avanguardie: 200 metri caricate-alla-baionetta avanti

Arterie rigonfiamento caldo fermentazione capelli ascelle rocchio fulvore biondezza aliti + zaino 18 chili prudenza = altalena ferraglie salvadanaio mollezza: 3 brividi comandi sassi rabbia nemico calamita leggerezza gloria eroismo

Avanguardie: 100 metri mitragliatrici fucilate eruzione violini ottone pim pum pac pac tim tum mitragliatrici tataratatarata

Avanguardie: 20 metri battaglioni formiche cavalleria-ragni strade-guadi generale-isolotto staffette-cavallette sabbie-rivoluzione obici-tribuni nuvole-graticole fucili-martiri-aureole moltiplicazione addizione divisione obici-sottrazione granata-cancellatura grondare colare frana blocchi valanga […]

Al di là delle parole, il coinvolgimento, come si sente dalla voce originale del poeta che legge (nel video sopra), è profondo. Marinetti descriveva e sentiva con forza accorata ciò di cui scriveva, faceva passare imagini insolite per dipingere ciò che vedeva in maniera innovativa. Ad esempio raffigura il suono di una mitragliatrice della battaglia di Tripoli come una donna eloquente:

«Eh sì! voi siete, piccola mitragliatrice, una donna affascinante, e sinistra, e divina, al volante di un’invisibile centocavalli, che rugge con scoppii d’impazienza.

Oh! certo fra poco balzerete nel circuito della morte, verso il capitombolo fracassante o la vittoria!… Volete che io vi faccia dei madrigali pieni di grazia e di colore? A vostra scelta signora…. Voi somigliate per me, a un tribuno proteso, la cui lingua eloquente, instancabile, colpisce al cuore gli uditori in cerchio, commossi… Siete, in questo momento, un trapano onnipotente, che fora in tondo il cranio troppo duro di questa notte ostinata…. Siete, anche, un laminatoio, un tornio elettrico, e che altro? Un gran cannello ossidrico che brucia, cesella e fonde a poco a poco le punte metalliche delle ultime stelle!…. Battaglia di Tripoli»).

Le implicazioni sul campo dell’inizio del Novecento erano reali. Oggi sembrano perdersi nelle parole, negli slogan di quella realtà vaga, che sembra lontana dalle cose, dalla geopolitica frusciante solo ai convegni internazionali.

Perché a volte, sarebbe bene chiedersi con Shakespeare “se essere o non essere?”, ” se prendere le armi contro un mare di complicazioni e fermarle affrontandole oppure se dormire, morire, e non saperne più.”

 

Melissa Pignatelli

Per approfondire: Elena Ivanova, Una battaglia a/di colori. La battaglia di Tripoli di F.T. Marinetti, in Italian Culture, Journal of the American Association of Italian Culture, Vol.16, 1998, Issue n.1, Taylor and Francis.

Testo citato: Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) da La battaglia di Tripoli (26 ottobre 1911) vissuta e cantata da F.T.M. (1912)

Pagine statiche della Battaglia di Tripoli in Manifesto tecnico della letteratura futurista di Tommaso Marinetti, 11 Maggio 1912p.101 e p.102.  e una Lezione d’autore su Marinetti e il Futurismo, Treccani online.

 

 

 

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