Nel testo Medicina narrativa di Rita Charon (Raffaello Cortina, 2019), mettersi in ascolto indica la via per una maggiore consapevolezza sia per chi cura che per chi deve essere curato. Secondo Rita Charon, pioniera di questa pratica, raccontarsi ed essere ascoltati migliora il rapporto medico-paziente ed aiuta il processo di guarigione. In un testo fondatore per una pratica medica più vicina ai vissuti dei pazienti – ma forse meno a quella di chi trae guadagno dalla malattia e dai pazienti – la Charon suggerisce di sviluppare una medicina narrativa ovvero “un’attività di cura che si forma attraverso la teoria e la pratica della lettura, della scrittura, della narrazione e della ricezione”.
Leggiamo qualche passaggio della prefazione:
“Possiamo definire “narrativa” quella medicina praticata con le competenze che ci permettono di riconoscere, recepire, interpretare le storie di malattia e reagirvi adeguatamente. Quando vogliamo descrivere la situazione particolare di un individuo nel corso del tempo o capire perché succede qualcosa, ci serviamo della narrazione. Ordiniamo cronologicamente i fatti, stabiliamo un inizio, una parte centrale e una fine, creando rapporti di causa ed effetto attraverso la trama. Ascoltiamo o ricordiamo miti, leggende, aneddoti, romanzi, testi sacri. Cerchiamo collegamenti per mezzo delle metafore e del linguaggio figurato. Raccontandoci attraverso i diari e i sogni, nelle amicizie e negli amori, durante le sedute dall’analista, non solo conosciamo meglio chi siamo, ma lo diventiamo anche. Realizziamo attività fondamentali dell’esistenza come accettare gli altri e noi stessi, rimanere in contatto con le tradizioni, dare un senso agli eventi, rendere omaggio ai nostri legami.
Grazie alla medicina narrativa, si può identificare meglio la malattia, trasmettere sapere e rispetto, collaborare con umiltà tra colleghi, accompagnare il paziente, insieme con la sua famiglia, lungo la sofferenza. Si possono offrire cure più etiche ed efficaci. Questo campo è emerso gradualmente dalla confluenza di varie fonti: le scienze umane, la narratologia, le ricerche sulla relazione tra medico e paziente… Si tratta di un sapere concreto, che aiuta a comprendere il vissuto dei pazienti, ma an