Pubblicato il 4 Marzo 2019

Non saper riconoscere e desiderare sempre altro, l’insegnamento della favola di Fedro

di Melissa Pignatelli

una favola di esopo per imparare ad avere un atteggiamento riflessivo e non impulsivo Fedro letteratura cultura antropologia

Un atteggiamento posato e riflessivo permette di prendere decisioni più ragionate rispetto a scelte affrettate di cui pentirsi subito dopo: questo l’insegnamento della favola di Fedro chiamata “Re Travicello” che possiamo rileggere e trovare utile ancora oggi.

“C’era una volta uno stagno pieno di rane che facevano quel che volevano: saltavano di qua e di là, oziavano e gracidavano dalla mattina alla sera. Un giorno, decisero di chiedere a Zeus un sovrano che insegnasse loro a vivere rispettando le regole e la disciplina.

Zeus, divertito da questa richiesta, getto nello stagno un travicello di legno.
Il travicello cadde in acqua con un gran tonfo: le rane, spaventate, si rintanarono nel fango sul fondo dello stagno e per un po’ non uscirono. Poi, vedendo che il travicello di legno galleggiava immobile sulla superficie dello stagno, andarono a vederlo più da vicino.

Cominciarono a toccarlo, poi a saltarci sopra: il travicello non si muoveva e non diceva una parola. Presto, le rane tornarono alla vita sregolata e allegra di prima, ignorando il loro re. Dopo qualche tempo, le rane tornarono da Zeus e gli chiesero un nuovo re: il re che ci hai mandato è una nullità; noi vogliamo un sovrano che ci faccia rispettare le sue regole”.

A questo punto, Zeus gettò nello stagno un serpente, che cominciò a divorare tutte le rane che trovava. Per la paura, le rane smisero di gracidare e cominciarono a vivere nascoste tra le canne o nel fango. Le rane superstiti tornarono sull’Olimpo, supplicando Zeus di riprendersi quel serpente malvagio.

Ma il capo degli dei disse loro: “Vi avevo mandato un buon re e voi l’avete rifiutato. Adesso, tenetevi quello malvagio”.

 

“Be careful what you wish for”, direbbero gli anglosassoni oggi. E in effetti, è sempre bene riflettere sia per capire bene ciò che si vuole, ciò che si ha e ciò che si perderebbe.

 

Melissa Pignatelli

Questa versione della favola di Fedro rielabora la favola di Esopo “Le rane vogliono un re”, riscritta a sua volta anche da Jean de la Fontaine. La fonte di questa versione si trova online su PortaleBambini.it come Favola di Fedro dal titolo “Il re travicello”a questo link.

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