Chi siamo

LaRivistaCulturale.com è una rivista online fondata e diretta da Melissa Pignatelli nel 2011. All’inizio il sito era un blog chiamato PeoniaLight.com, poi il nome è cambiato in LaRivistaCulturale.com e nel 2015 è stata creata un’associazione culturale con Vincenzo Matera con l’obiettivo di far diventare l’antropologia culturale uno “strumento” utile alla comprensione sociale a disposizione di un pubblico non accademico. La rivista è stata sempre pubblicata gratuitamente, unicamente online, e su base volontaria.

Da Marzo 2024 il progetto si prende una pausa di riflessione in attesa di valutare nuovi obiettivi.

Sul progetto antropologico – comunicazione, divulgazione e scambio

L’antropologia culturale si sviluppa nell’Ottocento a seguito delle grandi esplorazioni europee che portano vari studiosi occidentali in contatto con popolazioni nuove per loro. Il sapere antropologico nasce da questi incontri tra molte persone con tradizioni diverse e da allora mette in luce, racconta e spiega tradizioni, usi, credenze, morale, arte, sessualità, identità, tecniche, religioni, leggi, economie, abitudini, tecnologie, sistemi finanziari, genitoriali, medici, lingue, significati e significanti, reti, connessioni, sistemi mediatici, sistemi di governo, forme di potere e ogni altro tipo di pratica elaborata dai diversi gruppi sociali che abitano il mondo.

L’antropologia ha dunque una lunga esperienza di incontri con somiglianze e divergenze culturali e ha sviluppato molti strumenti in grado di rendere possibile (o almeno tentare) il superamento di pre-giudizi, pre-concetti, pre-comprensioni, razzismi che affliggono il “traffico culturale” contemporaneo.

Lontane o di prossimità, le questioni che spesso sorgono per le differenze e le somiglianze culturali nel mondo di oggi sono affrontabili con molti degli strumenti teorici elaborati dalle Scienze Sociali e dall’antropologia culturale in particolare.

Abbiamo creduto che fosse giunto il momento di far uscire l’antropologia culturale dai circoli prettamente accademici per essere a disposizione del pubblico “bricoleur”, curioso di elaborare con strumenti suoi una comprensione originale dell’attualità: ci sarebbe piaciuto che LaRivistaCulturale.com fosse una “cassetta degli attrezzi” con la quale costruire un mondo migliore, un mondo in pace.

Pubblicazioni – progetto in via di ridefinizione

Abbiamo pubblicato articoli di laureande e laureandi, dottorande e dottorandi, assegniste e assegnisti, ricercatrici e ricercatori nelle Scienze Umane e Sociali con una particolare predilezione per antropologhe e antropologi che hanno piacere di condividere con noi i loro capitoli, le loro tesi, le loro riflessioni, i loro viaggi, le loro ricerche sul campo o bibliografiche. In questo modo, abbiamo offerto opportunità alle persone nelle fasi iniziali delle loro carriere, nei momenti di transizione o di passaggio nell’ottica costruttiva della rete.

Case Editrici – progetto in via di ridefinizione

Abbiamo collaborato con le principali case editrici italiane di antropologia e scienze umane e sociali. Abbiamo pubblicato articoli di antropologia culturale, filosofia, psicologia, etnografia grazie alla fiducia degli editori Carocci, Donzelli, Elèuthera, Il Mulino, Meltemi, Mimesis, ObarraO e Raffaello Cortina. A loro vanno la nostra più sentita riconoscenza e la nostra gratitudine per il sostegno al progetto attraverso la condivisione delle loro pubblicazioni.

Gallerie e Mostre d’Arte – in via di ridefinizione

L’arte contemporanea illustra spesso i concetti che proponiamo, se volete fare parte della nostra rete scriveteci a info (at) la rivistaculturale.com

Ringraziamenti

I nostri sentiti ringraziamenti vanno a tutte le persone che hanno fatto parte del progetto, al nostro direttore scientifico Vincenzo Matera, a Barbara Palla, come come ai nostri collaboratori occasionali, Anna Maria Francioni, Leonardo Porcelloni, Gabriele Grieco, Maurilio Ginex e sempre grazie al nostro prezioso tecnico informatico Daniele Biagini

“Never doubt that a small group of thoughtful committed individuals can change the world. In fact, it’s the only thing that ever has.”

Margaret Mead, Antropologa