Pubblicato il 10 Febbraio 2025
WAD-World Anthropology Day 2025 – AnthroDay – Antropologia Pubblica a Milano e Torino
di Ivan Bargna

Il World Anthropology Day | Antropologia pubblica a Milano e Torino è un’iniziativa inaugurata nel 2019 e giunta quest’anno alla sua settima edizione, che si terrà il 20-21-22 Febbraio 2025 a Milano e a Torino. Ispirandosi all’ Anthropology Day, promosso a livello mondiale dall’American Anthropological Association (AAA), la manifestazione si apre in occasione della Giornata Internazionale dell’Antropologia che ricorre ogni anno il terzo giovedì di febbraio. Il convegno di apertura e la Festa dell’Antropologia Pubblica 2025 è sul tema Futuri – Emergenti Negati Alternativi. Il futuro è già qui, ma non è distribuito equamente faranno da cornice a una tre giorni di laboratori, passeggiate e incontri aperti a tutti e gratuiti: il programma è consultabile qui.
A lungo l’antropologia è stata impegnata in operazioni di “salvataggio” al fine di raccogliere e preservare le testimonianze di culture che sembravano condannate alla sparizione. Lavorando con la testa all’indietro, in direzione del passato e di quel che ne resta, si è prestata poca attenzione al futuro. Le cose sono cambiate: il nostro sguardo si è da tempo spostato sulla contemporaneità, compresa non solo a partire dalle diverse eredità culturali che perdurano nel presente, ma anche dal profilarsi di un futuro fatto di speranze, progetti, tendenze, cambiamenti improvvisi, mondi immaginati e catastrofi annunciate. Di più: non si tratta solo di spiegarsi il presente guardando avanti, ma di costruire insieme un futuro desiderabile, un futuro possibile perché socialmente ed ecologicamente sostenibile.
Come dice Tim Ingold è necessario “unirsi ad altri esseri umani nel loro pensare come la vita potrebbe essere pur rimanendo saldamente ancorati a una comprensione profonda di ciò che essa è in particolari tempi e luoghi”: un lavoro sociale e pratico che non si può fare da soli ma che richiede che si guardi alla coabitazione di umani e non-umani in un mondo condiviso. In una certa misura il futuro è già qui, nel lavoro collettivo e individuale che si fa giorno per giorno per proteggersi dai cambiamenti o per realizzarli: un lavoro mai finito, in cui intervengono non solo l’abitudine, il costume e la storia, ma anche previsione, speranza e immaginazione. Certo, “il futuro è già qui, solo che – diceva William Gibson – non è distribuito equamente”.
Guerre, crisi ambientali, precarietà, esclusione sociale e miseria chiudono il futuro, soffocano aspirazioni e possibilità di una vita diversa, in particolare per le nuove generazioni. Disuguaglianze sociali e diversità culturali, tempi umani e più-che-umani (in questo mondo o in un altro) fanno sì che l’avvenire non possa darsi che in forme molteplici: futuri divergenti, conflittuali e alternativi o sovrapposti, dialoganti e convergenti o impossibilitati a dispiegarsi.
Attraverso una molteplicità di approcci e di interlocutori presenti ad Anthroday 2025 diventa possibile un ripensamento, per l’antropologia e le scienze sociali a lungo marginalizzate da una visione economicista (Citton J., 2012, Future umanità. Quale avvenire per gli studi umanistici?, Due punti edizioni, Palermo), di ciò che si definisce come Terza Missione, – la Terza Missione dell’università, che si affianca alle altre due ovvero formazione e ricerca, è l’attività di disseminazione del sapere sul territorio per farne fattore di crescita civile e sviluppo (Bargna, 2022).
Questa terza missione si compie non solo lavorando per l’esercizio della cittadinanza attiva, ma anche intensificando i rapporti con le parti sociali e il mondo del lavoro, così da arricchire in questa direzione i curricula formativi, e creando opportunità sempre maggiori di ricerca applicata o costruendo nuove traiettorie per l’antropologia professionale.
Alla crescita della visibilità pubblica dell’antropologia e alla disseminazione dei suoi saperi tra le nuove generazioni, sono dedicati i programmi per bambine e bambini e la sezione “Per le scuole” (link qui), inaugurata nell’ultima edizione allo scopo di creare collaborazioni durature con istituzioni scolastiche e reti formative del territorio attraverso laboratori e passeggiate specificatamente ideati e gratuiti. Interlocutori chiave, per assonanza di scopi e metodologie e per la dinamicità di Torino e Milano quali città laboratorio di molteplici esperienze progettuali, sono certamente il terzo settore, il mondo delle associazioni e dei servizi, dell’arte, del design e della progettazione urbanistica, nonché gli enti pubblici e di ricerca, quali musei e archivi.
Le iniziative di questa edizione 2025 – laboratori, incontri, passeggiate, mostre, eventi per ragazz3 e bambin3 o altre attività su Milano e Torino – porteranno così l’antropologia nei quartieri della città, nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del tempo libero, aprendo una riflessione pubblica per immaginare insieme possibili scenari, sviluppi e discontinuità, aperture e chiusure del nostro futuro.
Ivan Bargna
Per approfondire il significato dell’AnthroDay:
Rivista di Antropologia Culturale, Etnografia e Sociologia dal 2011 – Appunti critici & costruttivi