Pubblicato il 17 Settembre 2025

La favola della cornacchia e della pecora per capire la strategia dei prepotenti in Medio Oriente

di Melissa Pignatelli

La strategia dei prepotenti, i piani di pace iniqui e le ingiustizie subite fin qui dal popolo palestinese interpretate con una favola di Esopo “la Cornacchia e la Pecora”.

Un’odiosa cornacchia planò sulla schiena di una pecora.
Affondando i suoi artigli affilati sul dorso lanoso dell’ovino,
la prepotente si fece portare a lungo nel cammino.

La pecora, dopo un po’ si girò verso l’uccellaccio, e disse:
“Se ti fossi posata sulla schiena di un cane lupo, avresti visto!
Devi solo ringraziare gli dei che non ho i denti affilati e i riflessi del lupo”.

Ma la cornacchia rispose:
“Mia cara, distinguo bene i deboli dai forti.
Scelgo chi posso sfruttare,
so chi devo blandire e ne approfitto di conseguenza.
Per questo vivo mille anni.

Nel 2020 è stato il centenario della Conferenza di San Remo, durante la quale la Francia e la Gran Bretagna si spartirono l’influenza su Palestina, Siria e Mesopotamia – nonché le risorse del sottosuolo, all’insaputa degli altri paesi. I  semi di questa discordia mediorientale li abbiamo visti germogliare in questo secolo, e molto nell’ultimo penoso anno. Non sarebbe ora che la memoria della storia servisse a trovare rimedi invece che a riproporre errori?

Melissa Pignatelli

La cornacchia e la pecora, Favola di Esopo con disegni originali del conte Giulio Landi 1805, in Wikisource, fonte qui

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