Pubblicato il 3 Ottobre 2025

Sumus Flotilla, la nascita di un simbolo

di Melissa Pignatelli

Seguendo il convoglio di leggere barche a vela che hanno attraversato il Mediterraneo tenendo la barra dritta su Gaza, abbiamo osservato con crescente meraviglia come gli ideali di libertà, fraternità e sacrificio siano potuti diventare operativi, materializzandosi sotto i nostri occhi. La Storia ci ha raccontato la Resistenza, i sacrifici dei nostri nonni, le astuzie delle nostre nonne ed i soprusi degli occupanti, ma in questi giorni, davanti ai nostri piccoli e grandi schermi, siamo stati ogni giorno e ogni notte più consapevoli di essere testimoni di una Resistenza pronta a diventare Sacrificio.

Lo scontro che si delineava all’orizzonte ha fatto emergere il senso di un comportamento che si credeva impossibile, oggi, nelle società materialistiche del benessere istantaneo: quello del sacrificio di sé. Questo sacrificio a cui erano pronti tutti gli equipaggi della Flotilla ha finito per cambiare il significato del viaggio da un atto mondano ad un atto che ha trasformato il senso del sacro e dello spirito contenuto nella missione in un simbolo. Cosi l’azione della Flotilla è diventata un simbolo capace di coinvolgere migliaia e migliaia di persone riunite a terra, nelle piazze, nelle strade, autostrade, aereoporti e ferrovie, nelle città, nei quartieri ed è per questo che nel titolo abbiamo giocato con il senso delle parole, da Sumud (arabo convoglio di resistenti, resilienti) a Sumus (latino, siamo), Sumus Flotilla.

Come ci ricorda l’antropologia in un saggio di Ugo Fabietti Materia Sacra (Raffaello Cortina, 2015): “Un aspetto apparentemente paradossale che regge la logica del sacrificio consiste nel fatto che mediante un atto di una materialità spesso brutale gli esseri umani pretendono di raggiungere la più alta spiritualità. Questo apparente paradosso si manifesta, nella sua forma più conclamata, nella distruzione di una vita umana, del suo corpo, per affermare l’immortalità dello spirito”.

Indipendentemente dall’esito della missione verso Gaza, il valore del sacrificio possibile della Flotilla stessa ha trasformato la  realtà della flotta in un simbolo, un simbolo capace di unire e di rappresentare attraverso il sacrum facere. Così oltre i cordoni dell’ipocrisia complice di chi si compiace di ignorare, lo spirito della Flotilla ha planato dal mare nostrum fino ai clivi e ai colli della nostra penisola unendo le persone nel coro di Sumus flotilla.

Melissa Pignatelli

Cartoon Di Manuel De Rossi su Cartoon Movement

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