Pubblicato il 19 Ottobre 2017
Digitale: “Cervello aumentato, uomo diminuito”, la video-lezione di Benasayag
di Barbara Palla
Se il cervello digitale aumenta, l’uomo diminuisce. Questa è la tesi di Miguel Benasayag, psicanalista e filosofo franco-argentino, ospite della settima edizione del Internet Festival di Pisa tenutosi tra il 5 e l’8 ottobre 2017. Il suo intervento nell’incontro “Filosofia e Tecnologia: due facce della conoscenza” mette in luce il rapporto conflittuale tra la diffusione di una tecnologia sempre più evoluta fino ad emanciparsi dal corpo da un lato, e, dall’altro, il necessario sviluppo di un’interdipendenza etica tra la tecnologia e l’uomo.
Nel suo libro Cervello aumentato, uomo diminuito (Erikson, 2016), Benasayag aveva già evidenziato il pericoloso rapporto di dipendenza tra l’uomo e la macchina digitale. Smartphone, computer e altri device digitali hanno dato luogo ad una delegazione di alcune funzioni del cervello, disabituando completamente l’utente a svolgerle autonomamente. La rapidità della diffusione e l’esponenziale aumento di efficienza degli strumenti digitali non ha però permesso un naturale riciclo biologico delle funzioni delegate alla macchina, l’uomo non è infatti stato capace di reimpiegare le proprie funzioni in altre attività.
La maggior parte della popolazione era analfabeta o semi-analfabeta prima della rivoluzione digitale e lo è rimasta nonostante il fermento tecnologico e digitale. Non soltanto, la parte che era in origine alfabetizzata ha smesso di leggere. La fascinazione e la rapidità di diffusione ha dunque modificato il rapporto con la quotidianità, le persone non fanno più calcoli a mente, non fanno più la differenza tra un libro e un’informazione rapida proveniente dalla rete. Un problema che potrebbe essere risolto con una addomesticazione della macchina, ma è un processo lungo e nel caso digitale anche abbastanza complesso.
È dunque necessario secondo Benasayag trovare un’etica capace di canalizzare il potenziale digitale o tecnologico in modo tale da migliorare gli aspetti biologici ma soprattutto culturali. Porre dunque un limite perché i due poli opposti, di biologia e tecnologia, siano capaci di rispettarsi e integrarsi a vicenda.
Segue dunque l’intervento proprio su questo tema di Miguel Benasayag per l’Internet Festival di Pisa.
Barbara Palla
Fotografia: Miguel Benasayag, Tedx10, 2014, by Samuel Huron
Rivista di Antropologia Culturale, Etnografia e Sociologia dal 2011 – Appunti critici & costruttivi