Pubblicato il 13 Marzo 2019
Italia-Cina e la nuova Via della Seta
di Melissa Pignatelli
Una nuova Via della Seta collega l’Italia alla Cina: è partito martedì 28 novembre 2017 a mezzogiorno, il primo treno che da Mortara, in provincia di Pavia, arriva fino a Chengdu, nella Provincia dello Sichuan. Un viaggio che ripercorre alcuni tratti delle antiche rotte di commercio attraverso l’Europa, la Russia, l’Asia Centrale, fino alla Cina. Uno spostamento di una durata complessiva di diciotto giorni a fronte dei quaranta-quarantacinque necessari per il commercio via mare.
Mortara, già centro intermodale del commercio su rotaia dell’hinterland milanese, è importante per le sue connessioni con il Nord Europa, in particolare con il porto di Rotterdam. La prima fermata della nuova ferrovia è stata Malaszewicze, in Polonia, nei pressi del confine con la Bielorussia. La cittadina polacca è già un importante snodo commerciale della regione di Varsavia per il commercio con la Russia; e grazie a questa via sarà la nuova porta d’ingresso europea per le merci in provenienza dall’Asia.
La ferrovia prosegue attraversando la Russia e il Kazakistan, dove esegue una seconda fermata a Dosthyk, nella regione della capitale kazakha Almaty. Dostykh è un punto di passaggio geografico importante, conosciuto fino dai tempi antichi. Situato nei pressi della Porta degli Zungari, è il punto di passaggio più agevole delle catene montuose che dalla Manciuria all’Afghanistan separano l’Asia Centrale dalla Cina. La Valle degli Zungari, antico regno mongolo nato nel VII o VIII secolo e sconfitto dai cinesi nel XVII circa, era infatti già una delle tappe dell’antica Via della Seta in quanto era un punto facile per l’attraversamento di carovane e cavalli.
Le prime testimonianze dell’esistenza di questa porta risalirebbero addirittura alle Storie di Erodoto. Egli narra infatti di un viaggiatore, Aristea, nativo dell’Asia Minore, che si sarebbe spinto oltre le terre dei Massageti, degli Issedoni e degli Arimaspi (tutti popoli delle steppe dell’Asia Centrale e della zona iranica) fino ad arrivare nell’Iperborea, l’estremo nord del mondo abitato. Per raggiungere gli Iperborei, Aristea avrebbe attraversato questa Valle, solo in seguito chiamata degli Zungari.
Il treno merci, passata dunque la porta di Dostykh, entra in Cina dello Xinjiang fino alla destinazione finale di Chengdu, nella parte centrale della Cina. La città, gemellata dal 1999 con Palermo, è già un importante hub per il commercio aereo e ferroviario cinese.
L’interesse della Cina ad aprirsi una propria via di comunicazione con l’ Europa mediterranea è chiara. Di quali flussi di merci potrà beneficiare il sistema produttivo italiano con l’apertura di questa nuova via di comunicazione rimane da scoprire.
Melissa Pignatelli
Per approfondire:
Parte oggi il primo treno della nuova Via della Set, La Provincia Pavese, 20 novembre 2017.
Mortara, è partito il primo merci diretto Italia-Cina, La Provincia Pavese, 28 novembre 2017.
Treni merci per la Cina, progetto al palo, La Provincia Pavese, 12 febbraio 2018.
In fotografia: The Silk Road, lensmatter, 2015
Rivista di Antropologia Culturale, Etnografia e Sociologia dal 2011 – Appunti critici & costruttivi