Pubblicato il 17 Febbraio 2024

La vita sociale delle cose, la teoria di Arjun Appaduraj

di Melissa Pignatelli

Arjun Appadurai è un antropologo indiano-americano noto per il suo lavoro sulla globalizzazione, la cultura e l’economia. Nel suo libro La vita sociale delle cose: una prospettiva culturale sulle merci di scambio (Meltemi, 2021 [1986]), Appadurai ha messo in luce il valore intrinseco delle merci, dei beni e del significato che assumono nella vita delle persone e negli scambi. Nella suo modello di produzione e circolazione dei beni di scambio ritroviamo una lettura del Karl Marx storico che mette in luce le dinamiche di produzione delle merci in una prospettiva globale e critica.

Appadurai attribuisce inoltre un valore intrinseco agli oggetti: essi incorporano e veicolano significati e identità che appartengono alle persone, ai luoghi, alle credenze che portano ai luoghi e ai modi dello scambio stesso.

La genealogia della visione di Appadurai combina inoltre il pensiero di Marcel Mauss nel Saggio sul dono; il concetto di mana  (si potrebbe tradurre con  il concetto new age di “energia”) di alcune società polinesiane osservate da Bronislaw Malinowski; e infine nel potere sacro di certi oggetti messo in luce da Emile Durkheim.

Questa sofisticata combinazione di teorie e osservazioni di pratiche sul campo consentono ad Appadurai di mettere in luce come gli oggetti non abbiamo solo un valore economico ma sono anche intrinsecamente legati a pratiche sociali, relazioni e significati culturali. I luoghi dello scambio inoltre, non sono semplici “mercati” o luoghi più o meno fisici dove si scambiano le merci ma sono anche spazi culturali nei quali si negoziano siginificati, identità e relazioni sociali.

Dopo aver introdotto il concetto di “vita sociale delle cose”, Arjun Appadurai sviluppa ulteriormente la sua teoria analizzando diversi aspetti delle dinamiche economiche, culturali e politiche che influenzano la produzione, la circolazione e il consumo delle merci. Alcuni dei punti chiave ulteriori che Appadurai affronta nel suo lavoro includono:

Il ruolo delle merci nel costruire identità e significati culturali: Appadurai esplora come le merci possono essere usate per esprimere status, appartenenza sociale, e identità culturale. Le merci non sono solo oggetti materiali, ma portano con sé significati simbolici che possono differire da cultura a cultura e da contesto a contesto.

Le reti di produzione e consumo globali: L’autore analizza come le catene di produzione e consumo si estendono oltre i confini nazionali, creando legami complessi tra diverse comunità e regioni del mondo. Questa prospettiva mette in luce le disuguaglianze economiche globali e le interconnessioni che influenzano il flusso delle merci e delle idee.

La dimensione politica delle merci: Appadurai discute anche del potere politico insito nella produzione e circolazione delle merci. Le merci possono essere strumenti di controllo e dominio, ma anche di resistenza e trasformazione sociale. L’autore esamina come il potere politico si manifesta attraverso la regolamentazione del commercio e la manipolazione dei simboli culturali.

La trasformazione delle pratiche di consumo nell’era della globalizzazione: Infine, Appadurai esplora come la globalizzazione ha influenzato le pratiche di consumo in tutto il mondo. Questo include l’emergere di nuovi modelli di consumo, la diffusione di marchi globali e l’ibridazione culturale che si verifica quando le merci viaggiano attraverso confini culturali.

Il lavoro di Appadurai ha dunque offerto una prospettiva interdisciplinare e critica sulla relazione tra economia, cultura e società nel contesto della globalizzazione contemporanea. La sua analisi ha sfidato le visioni riduttive delle merci come semplici oggetti di scambio economico e ci porta oggi a considerare il ruolo più ampio che ogni cosa ha nella nostra vita sociale e culturale.

Melissai Pignatelli

Arjun Appadurai, La vita sociale delle cose. Una prospettiva culturale sulle merci di scambio, Meltemi, 2021

Un’immagine critica del Fast-fashion by Gatis Sluka, Cartoon Movement 

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