Pubblicato il 12 Febbraio 2025

Fondazione Memmo per Fondazione Theodora, laboratori d’arte per bambini solidali

di Melissa Pignatelli

Il sale cristallizzato sui fiori di Bianca Bondi; le donne che danzano ridendo nella dimensione trasfigurata di Vanessa Garwood; le tele antiche ricucite a mano, punto per punto da Sidival Fila nel suo convento francescano a Roma; le vecchie pellicole fotografiche della Seconda Guerra Mondiale usate da Richard Mosse, che non rivelano più target umani ma solo sfruttamento dell’ambiente in Congo: artisti le cui opere animano come un vento leggero le ampie volte candide della Fondazione Memmo a Roma, per il decimo appuntamento annuale curato da Marcello Smarrelli intitolato In una brezza leggera, Conversation Piece. Part X. 

L’anima è un “soffio”, un ànemos, un vento leggero che sopravvive alla morte fisica del corpo. Le opere d’arte, allo stesso modo, sopravvivono al tempo, diventando la testimonianza di un processo spirituale e metafisico, di una koinè culturale trasmessa alle generazioni future. Attraverso un percorso di opere site-specific, la mostra usa la metafora del vento declinandola attraverso i più svariati aspetti: il soffio vitale, la presenza dello spirito negli esseri viventi e nelle cose, il manifestarsi dell’anima e del divino.

Nell’edizione attuale, sono stati invitati artisti contemporanei italiani e stranieri portati a Roma dalla corrente delle loro carriere come Bianca Bondi (1986, Sudafrica. Pensionnaire 2024-2025 presso Académie de France à Rome – Villa Médicis), Enzo Cucchi (1949, Italia) con un’opera collettiva realizzata insieme ad Andrea Anastasio, Francesco Arena, Marc Bauer, Elisabetta Benassi, Carlo Benvenuto, Domenico ManganoSidival Fila (1962, Brasile), Vanessa Garwood (1982, Regno Unito) e Richard Mosse (1980, Irlanda. Philip Guston Rome Prize 2024-2025 presso American Academy in Rome). Questi artisti soggiornano o hanno soggiornato nella Città Eterna, alla ricerca di un’ispirazione che viene qui condivisa con il pubblico come una conversazione gentile, protetta dalle ampie volte delle scuderie dell’antico Palazzo Ruspoli che veglia sulle loro creazioni.

Domenica 16 febbraio 2025, alle ore 16.00 in via Fontanella Borghese 56b, tornano i laboratori creativi organizzati dalla Fondazione Memmo e dedicati ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni. Un percorso interattivo per avvicinare i più piccoli all’arte contemporanea e alla mostra in corso alla Fondazione Memmo. 

A partire dalla visita della mostra, i bambini saranno invitati a creare un’opera d’arte che si ispiri alle tematiche dell’esposizione, incentrata sulla rappresentazione dell’anima delle opere d’arte attraverso la brezza, il ponentino, l’alito di vento.

Il costo di partecipazione al laboratorio (10 euro) sarà interamente devoluto a Fondazione Theodora, organizzazione benefica che porta momenti di gioco, ascolto ed evasione creativa ai bambini ricoverati in ospedale.

Per partecipare al laboratorio è obbligatorio prenotarsi via email a Francesca Campli: f_campli@yahoo.com. Per ulteriori informazioni contattare la Fondazione Memmo: Benedetta Rivelli tel +39 06 68136598 |email: info@fondazionemmo.it| www.fondazionememmo.it

Immagine: in apertura Vanessa Garwood, Jawbones on their tombstones, 2024, olio su tela cm 250 x 150, ph.Daniele Molajoli,

parte dell’installazione site-specific Give Me a Hand to Say Yes, 2024, carboncino su muro e tela dimensioni ambientali, ph. Daniele Molajoli, in chiusura

Di 12 Febbraio 2025Arte, Cultura

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