Pubblicato il 24 Novembre 2025
I desideri magici nelle fiabe
di Stefano Iatosti
L’offerta di esaudire desideri, da parte di un agente magico, è un motivo frequente tanto nelle Mille e una notte che nelle raccolte europee di Straparola, Basile, Perrault e dei fratelli Grimm. Il Genio della lampada, come altre creature incantate, animali metamorfici e oggetti magici, ha la funzione di motore per l’azione, innescando nuovi sviluppi e mettendo il protagonista di fronte alla responsabilità delle proprie scelte. La presenza delle creature magiche accresce il sense of wonder del racconto fiabesco affascinando il bambino che ascolta, ma anche il lettore adulto attraverso una suggestione che in qualche modo lo riporta all’infanzia. Del resto, cosa c’è di più intrigante di un desiderio senza limiti?
La possibilità di esprimere un desiderio simile rimanda al pensiero magico, prelogico, tipico del bambino, convinto di poter ottenere la cosa desiderata semplicemente evocandola con la fantasia. Il lungo cammino verso un approccio razionale alla realtà non cancella del tutto nell’adulto quel substrato segreto. Ma che cosa effettivamente resta in lui del pensiero magico?
L’atteggiamento egocentrico e privo di freni inibitori del bambino lo porta a essere focalizzato sul suo desiderio: in una parte di noi stessi sopravvive questa forma remota di solipsismo, quindi i desideri magici delle fiabe alludono forse a quelli infantili.
Per un bambino il pensiero magico è lo strumento d’interpretazione di una realtà ancora tutta da scoprire. Il bambino crede che “desiderare” sia un mezzo sufficiente per soddisfare un bisogno concreto; ma nell’adulto il desiderio assume un carattere più complesso e a volte contraddittorio: a volte è desiderio di essere desiderati, a volte insoddisfazione continua che spinge all’azione e alla creazione artistica. Altre volte, è moto incessante verso un oggetto concreto.
I desideri magici mettono in scena simbolicamente questa tensione dell’uomo verso la realizzazione dei propri sogni, abolendo la frustrazione che deriva dall’insuccesso.
Il bambino trova simbolizzata nelle fiabe la sua vicenda personale e dunque i suoi desideri, i suoi timori, il suo bisogno di essere amato: nel suo mondo, in completa sintonia con quello fiabesco, la presenza degli aiutanti magici è imprescindibile e persino ovvia. Il bambino s’identifica nel protagonista che, grazie a quelli, supera le prove richieste e ottiene infine il riconoscimento che gli spetta.
Prendiamo come esempio Aladino e la lampada meravigliosa. Quando il genio dell’anello lo libera dalla prigionia della caverna, Aladino fa uso dei mezzi magici a sua disposizione con estrema parsimonia, accontentandosi in sostanza di sopperire alle necessità quotidiane. Ci si potrebbe aspettare che desideri subito di diventare ricco, ma è soltanto l’amore per la principessa Badroulboudour a indurlo, anni dopo, a richiedere oro, pietre preziose, abiti regali e un corteo di cavalieri e schiavi per fare colpo sul Sultano, suo padre: l’amore per la principessa è la molla della sua elevazione materiale e spirituale, che via via lo condurrà da una vita di espedienti fino al trono.
In definitiva, le fiabe, che si muovono lungo l’asse del desiderio, risultano familiari al bambino, che vi scopre un mondo stilizzato e sospeso in cui tutto è possibile e il conflitto fra Bene e Male volge sempre in favore del Bene. Così, anche l’adulto ne apprezza il fascino, il mistero, perché vi trova espressi – in simboli – i nodi principali dell’esistenza. Il desiderio, infatti, vi svolge un ruolo fondamentale: ricongiunge l’individuo alla sua infanzia e al pensiero magico, che si manifesta ancora nei suoi sogni e nelle fantasticherie, libero e senza vincoli moralistici, perché è l’espressione di una istanza profonda e insopprimibile.
Il Genio della lampada, come ogni altro aiutante magico, ne è simbolo, personificazione; e, allo stesso tempo, è la chiave per accedere alla conoscenza di noi stessi e di ciò che, più o meno consapevolmente, desideriamo.
Stefano Iatosti
Stefano Iatosti è nato e risiede a Roma. Laureato in filosofia con una tesi in antropologia culturale e diplomato in didattica musicale, ha insegnato musica nella scuola media. Si è occupato per anni di arte contemporanea collaborando con alcune gallerie romane. Ripresa l’attività di ricerca musicale, ha costituito nel 2021 con Silvia Bilotti il duo Arkesia, registrando gli album “The Wheel of the Year” e “Celtic Whispers”, entrambi dedicati alle tradizioni, alle festività rituali e alle leggende del mondo celtico e germanico e, più di recente, il singolo “Notte delle streghe”.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., Le Mille e una notte, Einaudi, Torino, 2017
G.F. Straparola, Le Piacevoli Notti, Laterza, Bari, 1975
Giambattista Basile, Lo cunto de li cunti, Garzanti, Milano 2003
Charles Perrault, Fiabe, Marsilio, Venezia 2002
J. Grimm, W. Grimm, Le fiabe del focolareRizzoli, Milano, 2017
In apertura la locandina
della mostra Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana dal 24 luglio 2025 al 1° marzo 2026 MUCIV-Museo delle Civiltà di Roma : un percorso che si configura come un racconto sulle tradizioni popolari italiane in cui si intrecciano memoria e attualità, singoli e comunità, cultura e natura e in cui una pluralità di supporti e linguaggi accessibili si propone di diffonderne la conoscenza e accresce la consapevolezza del ruolo che esse possono rivestire anche nella società contemporanea.
A cura diMassimo Osanna, Andrea Viliani con le équipe multidisciplinari di Direzione generale Musei, MUCIV-Museo delle Civiltà e ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la collaborazione di Cristiana Perrella e il progetto di allestimento di Formafantasma
Progetto organizzato dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e sostenuto da fondi PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
MUCIV-Museo delle Civiltà, Aperto dal martedì alla domenica, ore 8.00 – 19.00 ultimo ingresso ore 18.30, Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, Piazza Guglielmo Marconi 8, Roma EUR, gratuito la 1’ Domenica del mese
Rivista di Antropologia Culturale, Etnografia e Sociologia dal 2011 – Appunti critici & costruttivi