Pubblicato il 19 Febbraio 2025

“Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo”, visita al MUDEC per AnthroDay 2025

di Federica Villa

Ponendo al centro il tema della migrazione, il Museo delle Culture di Milano MUDEC propone una visita guidata alla Collezione Permanente in occasione del World Anthropology Day – WAD 2025, preceduta da un approfondimento su “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo” di Adrian Paci. Un focus sulle video-interviste a uomini e donne di origine diasporica nel percorso di “Milano Globale” seguirà l’introduzione all’installazione site-specific in agorà in cui ogni elemento del mosaico dalle tonalità blu-verdi pensato da Paci è in realtà un dettaglio tratto da fotografie pubblicate in articoli di giornale che parlano di naufragi di migranti nel Mediterraneo.

Attraverso l’installazione site-specific pensata per l’agorà del MUDEC e intitolata “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo”, Adrian Paci immagina la grande vetrata dell’Agorà trasformata da chiaroscuri azzurro verdastri che evocano i colori del mare. L’intervento dell’artista interpreta infatti come un grande specchio d’acqua lo spazio iconico progettato da Chipperfield, la cui forma organica rimanda di per sé a un’onda.

La texture di questi azzurri è quella dei retini tipografici delle immagini stampate sui giornali. Si tratta di immagini associate a notizie tragiche di naufragi che raccontano di vite spezzate nel tentativo di attraversare i mari. Durante la ricerca preliminare sono state infatti consultate e impiegate diverse testate giornalistiche, italiane e internazionali, cartacee e digitali per individuare notizie e immagini che potessero rispondere alle esigenze dell’artista nella costruzione visiva dell’opera.

Le porzioni di mare presenti in queste fotografie di cronaca sono state ingrandite fino a cancellare ogni connotazione informativa e applicate sulle vetrate dell’Agorà, trasformandola in un grande acquario carico di tragedie implicite. Un intervento artistico – quello di Adrian Paci al MUDEC – che sottolinea i limiti e l’impotenza dei media rispetto al peso tragico di tali esperienze. Senza mostrare il disastro, né i sommersi e i salvati, Adrian Paci sceglie piuttosto il dettaglio che accomuna tutte le storie raccontate, a volte protagonista della fotografia, altre relegato a sfondo: il mare. I tagli isolano un particolare poetico da un’immagine drammatica e restituiscono fuori scala la resa ruvida e granulosa della carta stampata, dove il retino diventa volutamente visibile, tratto distintivo della composizione.

Quello dello spostamento sulle rotte della globalizzazione di persone, non solo merci, è un tema che attraversa l’intero percorso di “Milano Globale”. L’esposizione permanente del MUDEC analizza infatti i processi che hanno reso la città meneghina l’hub multietnico e polifonico che continua ad essere. Grazie all’installazione video nell’ultima sala, realizzata da CamerAnebbia e dall’Ufficio Progetti Interculturali, Reti e Cooperazione, una serie di interviste con donne e uomini di origini diasporiche non solo documenta la storia e le modalità di cittadinanza di alcune comunità che vivono a Milano ma evidenzia anche la necessità di spazi di auto-rappresentazione, auto-definizione e riflessione identitaria. 

L’installazione offre un discorso corale che restituisce una complessa percezione della identità delle persone intervistate, del significato che attribuiscono a concetti quali casa e origini, e del peso dello sguardo degli altri. In quanto cittadini attivi, parte integrante del tessuto sociale della Milano contemporanea, esprimono la volontà di diffondere storie complesse che restituiscano innanzitutto le loro vite, i loro percorsi e il senso della riflessione intorno alla loro condizione ibrida e transculturale. 

Federica Villa

Immagine: Adrian Paci
Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo
Installation view, 2024
Foto: Sara Rizzo

QUANDO, DOVE, COME: Il 21 febbraio alle ore 18 in occasione del World Anthropology Day 2025, il MUDEC propone una visita guidata alla Collezione Permanente e all’installazione “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo” di Adrian Paci.

Ponendo al centro il tema di quest’anno “Futuri emergenti, negati, alternativi”, sarà proposto un focus sulle video-interviste a uomini e donne di origine diasporica nel percorso di “Milano Globale” e un’introduzione all’installazione site-specific in Agorà.

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Info sul sito del Mudec, link qui

Chi è Adrian Paci?

Adrian Paci, nato a Scutari, Albania, nel 1969, è un artista di fama internazionale che vive e lavora tra Milano e Shkodër. Tra le sue mostre personali più significative si annoverano quelle al Jeu de Paume di Parigi, al PAC di Milano, al MAC di Montréal e al MoMA PS1 di New York. Ha partecipato a numerose biennali internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Sydney e Manifesta 14 in Kosovo.

Cos’è Milano Città Mondo?

Il programma pluriennale intitolato Milano Città Mondo, si compone di un palinsesto semestrale di attività interculturali ed espositive, conferenze, letture, laboratori e corsi che hanno lo scopo di ricercare e poi restituire la complessità e la pluralità delle culture di Milano attraverso la prospettiva protagonista dei soggetti con background non-europeo. Il programma, ideato e organizzato dall’Ufficio Reti e Cooperazione Culturale del Comune di Milano in collaborazione con il Museo delle Culture, si prefigge di documentare la storia e le modalità di presenza e cittadinanza delle diverse comunità che vivono a Milano, anche attraverso il collegamento con gli oggetti del patrimonio del Museo.

WORLD ANTHROPOLOGY DAY 2025 – FUTURI. Emergenti, negativi, alternativi_programma completo edizione 2025, link qui

Il World Anthropology Day è un’iniziativa promossa dall’American Anthropological Association e lanciata a Milano, a partire dal 2019, e a Torino, dal 2023, dal corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche, dal Dottorato in Antropologia Culturale e Sociale, dal Dottorato Patrimonio Immateriale nell’Innovazione Socio-Culturale e dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È organizzato in collaborazione con SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata), il dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università di Milano Statale, il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università IULM e i dipartimenti di Culture, Politica e Società e Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

Di 19 Febbraio 2025Arte, Cultura

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